Solo un problema di identità

Solo un problema di identità

martedì 16 novembre 2010

Sindrome di Babele.

Ovvero il bisogno compulsivo di imparare tutte le lingue con cui si viene in contatto.

Mi ha sempre colpito profondamente la narrazione biblica sulla nascita delle lingue della terra, non riesco infatti ad immaginare una punizione peggiore per il genere umano che quella che dio avrebbe inflitto agli uomini, mescolando le lingue, rendendo la comunicazione se non impossibile, quanto meno complicata.

Perchè la lingua disegna l'identità di un popolo, la sua capacità di pensarsi e di analizzare il mondo. La lingua disegna i confini dell'esperienza umana, traccia i limiti del territorio, identifica colui che è straniero...

Una lingua povera (come l'italiano parlato dalla maggior parte dei nostri connazionali) è espressione di un paese culturalmente debole. E mi viene spontaneo pensare che chi oggi esalta i dialetti locali (bellissimi, certo, ma pur sempre manifestazioni linguistiche estremamente limitate) viva in un mondo microscopico. La logica dell'énclave così come l'esasperazione dell'identità locale, sono i segni evidenti di un paese che sta soffocando nei propri confini.

Solo il pesciolino di Babele ci può salvare!:-)

1 commento:

Martino Sella ha detto...

E sbaglio tutta la punteggiatura, mannaggia...